..ecco come si perde la vita, quando essa vuole essere padrona di s stessa.. (M.Eckart)

 

..questo il motivo per cui dipingo.

 

 

 

 

305. Vento e mare

38. Tramonto dietro casa della Carmela

 

 

Dipingere un atto estraneo alla quotidiana necessit. II pensiero automatico, dettato dalle esigenze del quotidiano, porta ad un utilizzo forzato del potere del pensiero.

Questo ci che si intende per una vita che vuole essere padrona di s stessa.

Lasciare il controllo, perdere lillusione di avere tutto sotto controllo e che tutto sia caricato sulle nostre spalle, perdere lillusione che la vita ci appartenga, che noi teniamo la vita in pugno, che i nostri progetti siano giustificato da quello che per noi buono e corretto.

Sappiamo dalla filosofia ermetica, e da tutta la linguai sacra di tutti i tempi, che il pi buono tra gli uomini non che una caricatura dellunico bene.

La dicotomia tra bene e male non si fonda sulla distinzione operata dalla nostra ragione, sempre particolare e privata, ma tra cristallizzazione e vita.

Proprio perch dipingere un atto estraneo alla quotidiana necessit, esso permette di invertire il processo del pensiero automatico, quello che nasce dalla necessit contingente, la perpetua e ne tesse un paradigma filosofico.

Una volta che si sia operato questo spostamento della sorgente di ispirazione, non sar pi il mondo a perpetuare il mondo, ma lo spirito a plasmare la materia. Il contenuto a plasmare la forma.

Questa inversione sprigiona il vero processo del divenire, un divenire cosciente.

Nel puro atto dellispirazione dato di attingere a un contenuto impersonale che chiede di rendersi accessibile al mondo.

 

Costabissara, ottobre 2011

 

 

 

TENERSI A META STRADA TRA ARTE E MESSAGGIO

 

Un saggio ha fatto un appello agli artisti, quello di tenersi a met strada tra arte e messaggio. Provo a riflettere su questo tema.

..

 

So che cos il messaggio, ma non so che cos larte (arte come ricerca di perfezione, apprezzamento, ricerca, critica, dialogo?)

 

Procedo per gradi.

 

Larte e comunicazione cos come la verit comunicazione, se percepita dalla coscienza.

 

Larte deve essere fruibile, assimilabile, comprensibile, oggetto di percezione prima ancora che di coscienza se un dialogo deve sussistere, o se un messaggio deve passare.

 

Che cos il messaggio: qui faccio un salto in avanti: il messaggio per eccellenza e il linguaggio dellaltro, E lAltro per eccellenza lIgnoto, il Non-manifestato, Nulla. Tao. Dio

il messaggio lirruzione del Nulla, Altro, Tao, Assoluto nella coscienza, che grazie a questa irruzione toccata, e scossa, e cos assaggia la propria immortalit. Questa irruzione resa fruibile, percepibile, larte.

Perch lirruzione possa avvenire necessario che il linguaggio sia identificabile, percepibile e condiviso, perch deve fare da tramite.

 

Perci il linguaggio (segno-simbolo-colore, stile, ecc.) non deve essere fine a s stesso. Se lo , solo decorazione, creativit, estetismo, narcisismo, passatempo, ma non arte. Loriginalita in se non e arte. Larte per necessit deve essere connessa con la verit, con lAltro.

 

Percio e inutile chiedersi che cosa sia larte. Larte non esiste come a priori, come valore assoluto, come concetto.

Larte esiste solo come relazione tra me e te, tra visibile e invisibile, tra reale e irreale, tra realta e possibilita, tra essere e dover essere, tra morte e vita, tra dialettica e statica, tra natura e ignoto.

 

Esiste ancora larte?

Certamente, ma non come corpo solido, come oggetto, come concetto, come luogo. solo come movimento, spinta, propulsione, trascinamento, apertura forzata, che pu causare ferite e ustioni. Ma anche commozione, appagamento, sollievo, beatitudine.

In seno alla smaterializzazione che stiamo tutti pi o meno consapevolmente sperimentando larte va vista come fiamma invisibile. Come agente di combustione, di trasformazione. Dove questo manca non c arte, ma solo moda, allineamento, reazione, estetismo, tappezzeria.

 

Per questo non ci sono regole: la regola suprema e lassenza di tutte le regole recitava un saggio cinese. Ma una prassi difficilissima, solo lilluminato, leletto in grado di realizzarla.

Vista come tensione, sforzo, aspirazione lapertura del cammino. Lo spiraglio che si apre verso la libert, verso la Vita, questo arte.

Arte e quindi tensione. Se questa tensione condivisa pu essere colto il messaggio, un raggio che ci tocca, e insieme al messaggio il beneficio della spinta, dellaiuto.

Dove non c preparazione e aspirazione verso la libert questa tensione non viene percepita, ma viene percepito solo linvolucro vuoto, non dissimile da tutti gli involucri vuoti che la cultura ha prodotto e continua a produrre.

 

Costabissara, agosto 2011

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

156. Il tocco nella rosa del cuore

Manifesto del Fragilismo, stilato il 22 luglio 2011 a Vicenza da un gruppo di giovani artisti, che si ritrovano nel pensiero dell'architetto Sotirios Papadopulos.    

1. Fragile luomo.

2. La consapevolezza della sua fragilit pu aiutarlo a evolvere.

3. Siamo involucro della delicatezza e della fragilit delle cose e delle emozioni.

4. Larte un messaggio che si completa con lo sguardo e il cuore di chi losserva.

5. Fragilista chi si pone dubbi, interrogativi, chi non ha risposte, chi si sente distante dal senso di onnipotenza fondato sulla materialit.

6. Ci dichiariamo fragili in un mondo dominato dai monopoli della cultura fatta di critici, artisti nel marketing, galleristi troppo spesso devoti a mammona.

7. Fragilista chi percorre Fedele il sentiero della sua arte e del suo sentire.

8. Non vogliamo creare uno stile o una scuola, ma unire tutte le persone che sentono il bisogno di un cambiamento radicale, positivo.

9. Non abbiamo regole da seguire, alle quali ogni opera - nei vari campi - debba corrispondere: non c bisogno di un autorit ulteriore in un mondo gi abbastanza - falsamente - libero.

10. E che si guardi allarte come a qualcosa di serenamente pi grande di noi, unita nelle sue variet e modi di apparire. Unarte che ha bisogno delluomo

11. Noi siamo uno e uno tutti noi

12. Noi cantiamo la forza infrangibile dellanima che racchiude dentro di s la bellezza e la sacralit delarte

 

 

 

Commento: Il manifesto fragilista molto bello, lo condivido in pieno. Si direbbe che al giorno d'oggi, pi di prima, le informazioni viaggiano nell'aria, come una nube a volte lugubre a volte pregna di verit, ma presente e assertiva.

Sta a noi scegliere l'ottica cui vogliamo aderire, che vogliamo rinforzare, anche solo con un palpito del cuore. Figuriamoci con un' intera opera? Questa la prima vera "azione" che noi promuoviamo con il nostro lavoro, chi di critico e storico dell'arte, chi, come me, di artigiano: una spinta via etere, una fiamma di ottimismo.

L'unico accento che io cambierei al manifesto quello della "fragilit". Ci rendiamo conto di quanto pi forte, dirompente, invincibile sia la forza di quel 96% della massa che noi non conosciamo, costitutiva dell'universo intero, che si sta rivelando con prepotenza su ogni vita, rispetto a quel 4% di informazione-illusione-conoscenza-realt di cui ci rivestiamo con tutte le nostre paure e pretese, e che costituisce l'intera realt in cui siamo immersi? Gi, l'artista ha questo compito. Smascherare l'illusione della paura, smascherare l'illusione della trilogia danaro-potere-onore (le 3 tentazioni del deserto), e rassegnarsi a perdere il controllo egocentrico della propria vita per non ostacolare la gloria dei tempi.

 

 

 

Autunno dalla finestra (Costabissara, coll.pr.)

 

 

Nino Rota sostiene che la musica pu essere anche inattuale, ma deve essere subito percepibile, fruibile. Per essere attuale devono essere attuali i contenuti, il messaggio.

A noi decidere se i tempi gli hanno dato ragione..

 

 

SUGGERIMENTI E AFORISMI TRATTI DA TESTI ZEN E SIMILI

 

Lunico Zen che trovi in cima alla montagna lo zen che tu stesso ti sei portato lass

 

 

 

 

Tenete le mani aperte e tutta la sabbia del deserto passer attraverso le vostre dita.

Chiudete le mani, stringerete soltanto qualche granello di sabbia.

 

Ecco come si perde la vita.. quando essa vuole essere padrona di s stessa

 

Non c una via verso la felicit, la felicit la via. E stato detto che luomo perfetto senza regole. Ci non significa che non esista regola,

ma che la sua regola quella dellassenza di tutte le regole, il che costituisce la regola suprema

 

 

Vedi tutto come nuovo, come se non conoscessi nulla. Abbandona tutto il sapere e reimpara tutto, come se non avessi mai saputo niente

 

Il carattere delle cose sta nellassenza dellosservatore -liberamente

 

Fare il gesto cos bene che io dimentichi me stesso. Il gesto diventa spontaneo

ed io non conto pi

 

Dallanima stessa del pittore nascono le montagne e le caverne.

 

 

Maestro Zen

 

 

M:Eckart

 

 

 

Shitao

 

 

 

 

Now Here

 

tratto da Krishnamurti

 

 

Dogen

 

Maestro Wan You

 

215. La montagna da cui viene laiuto

 

 

 

 

 

 

 

Solo quando avrai le montagne negli occhi potrai dipingere alberi,

solo quando avrai lacqua nella mente, potrai dipingere montagne.

 

La forma una rivelazione dellEssenza

 

Il pittore un microcosmo, che deve sapersi svuotare e mettersi in comunicazione profonda con il macrocosmo

 

Per agire nel mondo occorre morire a s stessi

 

 

Quando sarai pronto, sar la luce a trovarti

 

La grandezza di un uomo si misura in base a quel che egli cerca e allinsistenza con cui rimane alla ricerca

 

 

 

Antico testo Zen

 

 

M.Eckhart

 

 

Umanesimo

 

Van Gogh

 

 

Rudiger

 

 

M.Heidegger

 

 

307. Montagne e cascata nella nebbia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

300. Montagne nella nebbia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALCHIMIA: PERCORSI ANTICHI E SIMBOLI MODERNI

 

Alchimia un termine che si riferisce a un processo. Quello che gli antichi ricercatori definivano trasmutazione dei metalli , dal piombo alloro, in realt un percorso che interessa luomo nella sua totalit di corpo, anima e spirito, e ne coinvolge sia la struttura materiale che sottile.

Desidero affidare ai miei quadri i simboli alchemici espressi in chiave attuale. Essi sono nati per una profonda esigenza di fare chiarezza e sintesi nella complessa situazione attuale. Sono nati nel cuore per una loro intrinseca forza, che divenuta sempre pi concreta nelle diverse fasi del cammino.

Allinizio come risposta ad una vaga nostalgia. Poi attraverso la concretezza di una visione disillusa. Infine come diverse tappe della speranza che diviene certezza.

Pi che proclamare dei contenuti, desidero dare un messaggio a chi aspira alla vera conoscenza e cerca una soluzione a problemi verosimilmente insolubili, in unepoca che lascia poco spazio alle certezze.

Esiste una via duscita, esistono le possibilit. Queste possibilit e questa via duscita si imporranno in modo sempre pi netto alla coscienza di chi cerca di districarsi

dalle maglie di una rete sempre pi fitta.

 

Costabissara,17-10-2008

 

(Gli approfondimenti a questo tema si trovano sotto la voce: mostre del 2006 a Verona e Vicenza, mostra del 2009 a Vicenza)

 

 

 

 

 

194. Il nuovo cielo-terra

207. Lalbero della vita

 

 

187. La morte del dragone: fine di unepoca

173. Christianopolis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

218. La Sfinge: Uomo chi sei, da dove vieni, dove vai?

 

 

Il triangolo che definisce laspetto spirituale delluomo originale sta a indicare le tre forze che sprigionano dai suoi vertici: la filosofia, la scienza e larte.

La filosofia lInsegnamento Universale o la religione universale. La scienza la conoscenza delle linee di forza dello spirito, compresa la scienza delle radiazioni. Larte larte regale della costruzione, ovvero la conoscenza del modo di sostituire alla personalit caduta luomo regale, la personalit originale.

 

 

 

 

 

Per la saggezza orientale ad ogni colore corrisponde un sentimento, una nota musicale, una qualit di dio.

 

 

 

Pittura ricerca, meditazione sul colore, che approda ad una visione introspettiva del mondo e a una profonda conoscenza di s. Questo possibile perch ogni evento pittorico pu essere ricondotto ad un insieme di singoli toni di luce (colore), che intimamente corrispondono a dei precisi stati danimo, e, secondo lanatomia dei chakra, a delle precise tonalit musicali.

Cos un quadro pu essere frammentario e analitico come una melodia, unitario e sintetico come unarmonia. Conta soprattutto lonest dellanalisi, laccuratezza del lavoro che si svolge. Il paesaggio diventa cos il palcoscenico in cui la luce interagisce con lombra: ne respinta, ne evidenziata, a volte compenetrata profondamente.

In alcuni la fusione totale, in altri prevale il disagio esistenziale per la caduta da un equilibrio appena raggiunto e gi perso, nel difficile cammino dellanima verso la sua totalit.

 

Costabissara, agosto 1999

 

 

164. Monteviale dinverno

121. Meditazione sopra un torrente

115. Il giardino destate

185. La casa della Carmela

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I QUATTRO ELEMENTI

 

Sono la terra (le pietre, rocce, alberi) acqua ( cascate, nebbia) aria (orizzonti, cielo, atmosfere) fuoco (la luce).

 

 

 

 

 

 

225. Il Nous

 

 

 

Sul piano spirituale lacqua laspetto femminile, ricettivo, lanima che tutto pervade, la materia universale degli alchimisti, il grembo materno e realizzatore. Nella simbologia dei numeri il 2, la madre. L1 il fuoco, o luce dello spirito; lelemento maschile creatore che d limpulso. I due danno vita al Logos, la Luce del Mondo. Il 3. Questa triplice unit si manifesta nella materia come 4. Il 4 sono i quattro corpi materiali dellessere umano.

Sul piano della materia, infatti, la terra il corpo fisico, lacqua quello vitale o eterico (energia), laria quello emozionale, e il fuoco la coscienza, la luce. Per questo siamo attirati dalla luce, ma la luce fisica solo limmagine analogica della luce della coscienza.

Quando a questi 4 elementi o corpi si aggiunge il nuovo impulso del Logos, il quinto etere, si risveglia luomo originale, il nuovo Adamo, il Cristo interiore (simboleggiato dalla stella a 5 punte, Venere, la stella di Betlemme)

 

 

 

 

Le sette porte

 

Prima che tu possa avvicinarti alla prima porta dovrai imparare a separare il tuo corpo dalla tua mente, a dissipare lombra e a vivere nelleterno.

Per questo scopo dovrai vivere e respirare in tutto, come tutto ci che percepisci respira in te; sentire te vivete in tutte le cose, e tutte le cose nel S.

 

(Tratto dai Precetti Aurei La voce del Silenzio, di H.P. Blavatsky)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

191. La porta doro dei Misteri

 

 

 

 

 

PITTURA E ARTE ZEN

 

Larte Zen suggerisce e pratica lassenza di dogmi

 

Chi sta imparando a dipingere deve prima di tutto imparare a placare il cuore, per raggiungere una chiara comprensione e accrescere la sua consapevolezza. (Maestro Lu Chai)

 

Attraverso la ripetizione del colpo di pennello il maestro affina la sua tecnica al punto tale da fermare il flusso dei pensieri automatici e da raggiungere un tale livello di libert (da questi pensieri automatici che ci attraversano costantemente) da superare il ruolo della tecnica, ed esprimersi fluentemente e naturalmente. Lartista deve dominare la tecnica prima che il dipinto appaia come naturale estensione della sua coscienza. Attraverso la ripetizione e la pratica, non solo deve dominare la tecnica in modo da non esserne disturbato durante latto creativo, ma deve essere in grado di formarsi unimmagine il pi chiara ed esatta possibile di ci che vuole dipingere. A tale proposito larte Zen parla di identificazione con la natura. Prima di dipingere un bamb devi esserci cresciuto dentro (Su Dongpo). E necessario sperimentarsi parte della natura. Losservatore e losservato si devono fondere per poter superare la dualit a tutti i livelli. Lanima naturale e quella divina devono fondersi. Lartista Zen non pretende di dipingere la natura, ma testimonia il risveglio di unenergia interiore che una con il tutto. Egli sa attirare lenergia della madre del tutto, della sostanza primordiale che costituisce luniverso, e di lavorare con essa. Questo processo conosce vari stadi, che culminano con quello in cui lartista percepisce di essere altro dal suo io ordinario. Attraverso una certa sensibilit, una flessibilit mentale e una capacit di intuizione crescenti egli ricrea ci che osserva, penetrandone lessenza, che lo assimila alloggetto. Cos egli infuria con la tempesta, imperversa con il vento, cinguetta con gli uccelli, e sibila impercettibilmente con le libellule, rifiorisce con le nuove gemme del mandorlo e muore con ogni foglia che cade. Ci possibile nello stato di non attaccamento a nulla, stato in cui si sperimenta il silenzio, il vuoto sacro da cui tutto emana e diviene percepibile.

 

Il compito dellistruttore Zen di sradicare i pensieri che soggiogano lallievo. Paragonare ci che piace e ci che non piace solo una malattia della mente. Se non comprendi il profondo significato delle cose, lindispensabile pace della mente inutilmente disturbata. Noi che accettiamo e che rifiutiamo continuamente, non vediamo la vera natura delle cose.

Chi non vive secondo lunica via fallisce nellattivit e nella passivit, nel suo orientamento verso lesteriore e verso linteriore, il distacco.

Se neghi la realt delle cose, la realt ti sfugge. Se ti soffermi sulla superficialit delle cose, sfuggi alla tua vera esistenza.

Se la mente non fa alcuna distinzione, le diecimila cose attorno a te sono come sono: provengono tutte dallo stesso nucleo.

Non sprecare il tempo a dubitare e ragionare, una sola cosa, tutte le cose, non c nessuna differenza. Vivi in mezzo a tutti senza discriminazioni. Ci che non separato uno con la mente che si arrende.

 

Tendi larco e non scoccare, soltanto accenna al movimento. Esso ha tirato!